Un nuovo anno di attività
Settembre 27, 2024

Riparazione. Parola tanto bella e quanto temuta (chi non ricorda lo spauracchio delle materie a settembre?).

È lei, con le sue infinite sfumature, a fare da ispirazione alla newsletter di questo mese. L’abbiamo scelta per tante ragioni e la prima è che ci riguarda tutti: le persone che arrivano a CasaOz e quelle fuori. Ciascuno di noi, a modo suo, ha bisogno di essere aggiustato.

Non esistono percorsi netti: il viaggio prevede ostacoli, salite e discese ripide per chiunque. Perché siamo umani e come tali esposti alle intemperie della vita. Pensare di esserne immuni è un’utopia pericolosa perché ci priva di una rete di salvataggio potente: sapere che a tutto c’è riparo, che ogni mancanza ha una compensazione e che spesso sono le seconde opportunità o le ripartenze a portarci dove dovevamo arrivare.

Anche CasaOz è nata come rilancio, al termine della salita più faticosa della mia vita.

Michael Jordan, il più grande giocatore di basket di tutti i tempi, diceva che nella sua carriera ha sbagliato più di 9000 tiri, ha perso più di 300 partite e fallito molte volte. E che è proprio grazie a questo che ha vinto tutto. E aveva ragione. Solo sbagliando si impara, solo cadendo di scopre di avere la forza per rialzarsi, solo accettando di avere avuto delle sconfitte ci si può ricostruire. È una legge universale: a tutti noi manca qualcosa, siamo imperfetti come i personaggi del Mago di Oz: Dorothy senza casa, il Leone senza coraggio, l’Uomo di latta senza cuore, lo Spaventapasseri senza cervello. Ma, proprio come loro, insieme possiamo riparare le nostre mancanze e compensarle. La Quotidianità che Cura di CasaOz serve proprio a questo e fa bene a chi è malato ma anche a chi non lo è. Perché tutti, ma proprio tutti, se ci guardiamo bene, qua e là, abbiamo delle crepe. Ma insieme possiamo aggiustarci. E diventare come quei vasi giapponesi, riparati con l’oro, dove le imperfezioni non sono nascoste ma valorizzate. Perché, alla fine, sono quello che ci rende unici.