Marta: così sono diventata indipendente

Marta ha 27 anni e lavora ai MagazziniOz. Se avete pranzato lì, sapete chi è perché, probabilmente, è stata lei a servirvi al tavolo.

Il lavoro, che da anni svolge con grande competenza, l’ha aiutata a superare le fragilità legate alla Sindrome di Down, facendole trovare indipendenza e autonomia e indirizzando la sua vita nel giusto binario della normalità. Ma non si vive di solo lavoro e infatti Marta, un’altra quota di sicurezze l’ha trovata grazie allo sport: il pararowing, cioè il canottaggio per persone con disabilità, che pratica presso il Circolo Armida. Un passatempo cresciuto con il tempo che l’ha portata a vincere medaglie, partecipando a competizioni nazionali e internazionali.

Nello sport, la riparazione non riguarda solo il corpo o l’abilità tecnica, ma la mente e lo spirito. L’attività fisica e agonistica è uno strumento potente per costruire indipendenza e autostima, una forma di cura che permette di riscoprire sè stessi, superare le difficoltà ed emergere più forti e consapevoli. Nel caso di Marta, non solo diventando un’atleta di successo ma anche appropriandosi di tutte le attività che implica il fare sport come raggiungere il circolo con i mezzi pubblici o fare la valigia da sola quando deve partire per una gara.

Affrontare e superare le sfide quotidiane è un’opportunità di crescita, un atto di cura personale per costruire, e a volte riparare, una vita più piena, consapevole e autentica.