Piante e connessioni
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Il tempo dell’estate è un tempo sospeso. Quello dei giochi e del “liberi tutti”, dei bagni in mare e delle vacanze per chi può. Ma non solo.

È anche il tempo della scuola che non c’è, delle routine che saltano, degli incastri già sempre faticosi che diventano ancora più difficili per chi convive con la fragilità. Tre mesi senza la scuola sono una voragine enorme da riempire: i fortunati ci riescono con i campi estivi, i corsi, i viaggi, gli altri arrancano nel deserto di servizi estivi dedicati ai minori fragili o con disabilità. Il divario di opportunità tra chi è sano e chi non lo è, tra chi è benestante e chi no, è sempre evidente e posti come CasaOz servono proprio a diminuire le distanze. È un lavoro che facciamo tutto l’anno e che dà risultati meravigliosi. Risultati che, però, l’estate rischia ogni volta di spazzare via.

Per questo, da quando ci siamo trasferiti nella nostra casa rossa sul fiume abbiamo cominciato la nostra “estate ragazzi”, che dai tempi del Covid si chiama “CampobaseOz”: un mese e mezzo di attività, gite, pranzi insieme, giochi, escursioni, incontri, che restituiscono il diritto alla normalità ai bambini e ragazzi che affrontano la malattia ma anche ai loro fratelli nel modello della nostra Quotidianità che Cura. Con uno staff dedicato e un tema che desse al progetto un senso più grande del solo stare insieme. Negli anni, questo progetto è cresciuto diventando sempre più importante, soprattutto nel 2020 quando, tornati in presenza dopo il lockdown, ne abbiamo fatto il punto in cui recuperare
forze e pensieri e recuperare noi stessi, nei rapporti degli uni con gli altri, per rilanciare prima della pausa di agosto. Come quando in montagna, prima di partire per la scalata, ti fermi in un luogo sicuro per riempire lo zaino di tutti quello che ti serve per arrivare in cima.
Il nome CampobaseOz viene da qui.

Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è il cambiamento: quello attorno a noi e dentro di noi. Quello che serve per svuotare lo zaino dai pesi non necessari che ostacolano la salita. E ripartire leggeri.