Con la Quotidianità che cura nessuno si sente solo

Distanza. È questa la parola su cui abbiamo scelto di soffermarci ad agosto, nel progetto che portiamo avanti mese dopo mese per raccontare il nostro mondo e far vedere come termini comuni possano riempirsi di significati nuovi se pronunciati in contesti diversi.

Distanza perché agosto è il mese delle vacanze, quello in cui quasi tutto si ferma e che si parta o che si resti in città segna la lontananza dagli amici, dalle abitudini, dalla vita di sempre. Ma questo è il significato più scontato.

Accanto, ce n’è un altro che ci riguarda di più ed è la distanza che si trova ad affrontare chi incontra la malattia. In certi casi, è fisica, reale e riguarda tutte le famiglie, come quelle che ospitiamo nelle nostre residenze, che sono costrette ad allontanarsi da casa per curare i propri figli in città o paesi lontani.

A questa, poi, si aggiunge un altro tipo di distanza che non è territoriale e tocca chiunque affronti problemi di salute o periodi di fragilità senza differenze: l’isolamento psicologico a cui si va incontro perché la vita deraglia e prende un ritmo diverso. Cambiano le priorità, le giornate prendono un altro ritmo e le cose che gli altri continuano a fare, come per esempio andare a scuola o praticare sport, magari non ce le si può più permettere.

A CasaOz cerchiamo di dare un antidoto a questa distanza, sia per gli ospiti delle nostre residenze, sia per tutti i ragazzi e i bambini che frequentano le attività giornaliere. E lo facciamo restituendo i gesti e gli spazi di normalità che altrimenti si faticherebbe ad avere, con lo strumento più potente che ci sia: la Quotidianità che Cura.

Qui si studia insieme, si mangia insieme, si gioca insieme. Nel rispetto delle fragilità di tutti, si costruiscono relazioni che abbattono il senso di isolamento. Per questo, vedere CasaOz riempirsi, con il ritorno dei ragazzi dopo la pausa estiva è uno dei momenti che amo di più. Il senso del nostro impegno è tutto qui: restituire pezzi di vita. Con il lavoro di tutti e l’aiuto di chi ci sostiene.