Quando a CasaOz si è iniziato ad immaginare il centro diurno socio riabilitativo è stato immediato pensare ad un luogo che parlasse di casa. Abbiamo immaginato la forza che serve quando si affronta una strada in salita, ad ogni spiraglio di bellezza che diventa aria quando la strada in montagna si inerpica.
Abbiamo osservato chi a CasaOz ha camminato su quella strada in salita, dai pranzi a porte chiuse in due, ai piccoli traguardi, ad un pasto tutto bianco ma condiviso, una chiacchiera leggera a merenda prima di andare a yoga con “le altre”.
Ed è stato chiaro che il Centro Diurno di CasaOz dovesse essere diverso dagli altri, non parlare di clinica e di malattia, ma di futuro e possibilità.
Il Centro Diurno “Ci vediamo a CasaOz”, che accoglie minori affetti da disturbi dell’alimentazione e della nutrizione o a rischio di ritiro sociale, è stato concepito fin dall’inizio come un luogo che supera l’aspetto sanitario per offrire una Quotidianità familiare e accogliente. Gli spazi sono stati pensati per permettere un passaggio fluido tra il Centro e il resto della casa, senza barriere o separazioni nette, favorendo l’integrazione e la continuità della vita quotidiana.
La “Quotidianità che Cura” è l’elemento centrale dell’esperienza a CasaOz. Qui, i ragazzi possono costruire il proprio percorso con forza e consapevolezza, in un contesto di normalità e condivisione. Il Centro Diurno non rappresenta un punto di arrivo, ma un passaggio verso la vita di tutti i giorni.
Anche la scelta dei nomi degli ambienti segue questa logica inclusiva. Il nome del Centro Diurno stesso, “Ci vediamo a CasaOz”, evoca un incontro spontaneo, amichevole, lontano da una connotazione clinica. La sala colloqui, chiamata “A tu per tu”, sottolinea l’importanza di un dialogo diretto e intimo, mentre il laboratorio per le attività occupazionali, “La bottega del fare”, è un luogo dove mettersi in gioco, sperimentare e apprendere attraverso l’azione. “L’opificio delle attività”, dedicato alle attività espressive, richiama la creatività e l’ingegno, valorizzando l’espressione individuale.
Attraverso questi spazi e l’approccio che li anima, CasaOz offre un contesto di cura non sanitario, in cui i ragazzi possono sperimentare autonomia e socializzazione senza dover interrompere il proprio percorso di crescita. Attivo da sei mesi, il centro è frequentato attualmente da 13 persone, e in prospettiva ne ospiterà fino a 20. La Giornata del Fiocchetto Lilla richiama l’importanza di costruire luoghi dove ogni giovane possa sentirsi accolto e accompagnato nel proprio cammino verso il futuro.
