Dal grano per la comunità a luogo di Quotidianità che Cura
Montato su pontoni galleggianti lungo le rive del Po, il Molino di Cavoretto aveva anticamente un ruolo cruciale nella macinazione del grano e nella produzione di farina per la comunità circostante. La sua presenza è attestata fin dalle mappe del 1700, nella zona sud di Torino che, proprio per la tradizione dei mulini natanti, fu chiamata Molinetta, da cui deriva il nome dell’Ospedale Molinette.
Appartenuto ai marchesi Ferrero di Ormea nel Settecento, più volte distrutto dalle acque del fiume e ricostruito, convertito in tipografia, il Molino è stato protagonista di cambiamenti e trasformazioni, adattandosi via via alle esigenze economiche e sociali del momento.
Se del mulino galleggiante non è sopravvissuto alcun elemento identificabile, l’edificio ottocentesco adiacente, a pochi passi dal fiume, è invece il cuore pulsante del cantiere che oggi ci vede al lavoro per espandere CasaOz. Un progetto per dare spazio alla Quotidianità che Cura, contestualmente alla riqualificazione dell’area e del Parco Fluviale del Po.
Fonti e immagini: Archivio di Stato di Torino, icanaliditorino.it, “Pilonetto. Storia di un borgo e della sua gente” di Franco Brusa.