LA QUOTIDIANITÀ DELLA CASA
CasaOz è un luogo in cui i bambini e le famiglie che incontrano la malattia possono sentirsi semplicemente a casa per il tempo necessario.
Qui ogni bambino ha la possibilità di giocare, imparare, fare i compiti: questa normalità è ciò che di più prezioso si possa offrire a chi affronta la malattia. Condividere la casa, i suoi giochi e le attività organizzate con altri bambini, favorisce il processo di inclusione.
Ma CasaOz è anche un luogo di sostegno concreto alle famiglie: i genitori possono trovare persone per il tempo di un caffé, una chiacchierata, un pranzo insieme. Oppure la disponibilità di una lavatrice, una doccia, una stanza per un breve riposo lontano dall’ospedale.







Dentro la Casa
CasaOz vuole essere un luogo accogliente già dal primo impatto, molto lontano dall’immagine asettica di un ospedale.
La casa, costruita con il prezioso contributo di Enel Cuore e alla collaborazione di numerose aziende e professionisti, si può raggiungere dalle piste ciclabili lungo il fiume Po o dall’entrata principale di Corso Moncalieri, attraversando l’area giochi attrezzata sul retro o il Giardino Gianni Rodari, e ricorda un po’ il disegno di un bambino: volume contenuto, tetto con due spioventi contrapposti, porte e finestre distinte e leggibili, materiali consueti e perfino un camino.
La volontà degli architetti è stata quella di evocare anche dall’esterno uno spazio domestico, dove accoglienza, ospitalità, assistenza, consulenza psicologica, sostegno alle famiglie e ai bambini, possano mescolarsi ad una quotidianità di vita intima e riservata per le persone che la frequentano, anche per via della grave difficoltà in cui versano le famiglie che soggiornano nella casa, a causa della malattia infantile.
Si è quindi cercato deliberatamente di rinunciare a richiami estetici e compositivi accattivanti, per rimanere il più possibile aderenti agli obiettivi principali del progetto, con uno sguardo attento anche alle fonti rinnovabili, sfruttate il più possibile per coprire il fabbisogno energetico della casa a emissione zero.
Il primo piano
Immagina un piano terra che si affaccia sul verde del Giardino Rodari, un ambiente accogliente, luminoso e funzionale. Entrando, due divani rossi accolgono gli ospiti e il calcetto di fronte alla porta sembra invitare a una sfida a suon di rullate e risate.
Oltre i divani, si apre la sala da pranzo con il suo lungo tavolo centrale circondato da sgabelli, per fare posto anche a chi è arrivato all’ultimo. È impossibile sbagliare: quando in tavola c’è la tovaglia a scacchi rossi è il momento del pranzo, quando gli scacchi sono verdi è l’ora della merenda ed è facile che ci si riunisca tutti attorno al grande tavolo per festeggiare un compleanno.

Vicino alla sala da pranzo c’è un’ampia e luminosa cucina, grande abbastanza per accogliere il lavoro di cuoche, cuochi, volontari e volontarie per preparare il pranzo e la merenda di tutti gli abitanti della casa. La sala da pranzo si affaccia sul grande portico esterno, il luogo perfetto per fare due tiri a canestro anche quando piove, o trovare riparo dal sole estivo durante i pomeriggi di CampobaseOz.
Un piccolo salottino con due divani confina con la sala da pranzo. È il luogo perfetto per trovare un po’ di tranquillità e leggere un libro, ma le due grandi porte scorrevoli consentono di unirlo alla sala da pranzo quando a mangiare si è davvero in tanti.
Il corridoio, che parte dall’ingresso dei divani rossi e conduce fino al laboratorio, è pratico e funzionale, con appendiabiti e spazio per appendere zaini e giacche al ritorno da scuola. Lungo il percorso, si affaccia la lavanderia, a disposizione per le famiglie in residenza o per chi, dall’ospedale, ha bisogno di fare il bucato.
Al fondo del corridoio si trova il laboratorio, una stanza ampia dedicata alle attività artistiche e corporee, con grandi armadi che custodiscono giochi, tempere, pennelli e materiali creativi.
Al lato opposto della Casa, oltre la scala che porta al piano superiore, si trova la Sala video: lo spazio giusto per guardare un film, ospitare le attività di musica, quelle di italiano per stranieri o ancora, le lezioni della Scuola in Ospedale. Sotto la scala che porta al primo piano c’è il pianoforte e non è strano sentire qualcuno suonare.
Sempre al piano terra, l’ufficio dell’amministrazione e la stanza degli educatori, ospitano le postazioni di lavoro.
Oltre l’area degli uffici, si trova una parte più intima e riservata della casa, con due salottini confortevoli e una cucina abitabile: l’ambiente giusto per chi di noi ha bisogno uno spazio un pochino più tranquillo dove potersi rilassare.
Il piano superiore
Per raggiungere il primo piano si può prendere l’ascensore, oppure salire la grande scala che con le sue sottili pedate di legno lascia che la luce naturale illumini l’ingresso. Qui troviamo le quattro stanze dedicate alla direzione, agli uffici della comunicazione e dei progetti.
Infondo al corridoio c’è la biblioteca che si affaccia sul portico, ma anche su due ampi terrazzi incorniciati da piante di nandina domestica che sottolineano la connessione con il verde circostante. La biblioteca è il posto giusto per fare i compiti, sfogliare un’enciclopedia o il dizionario e prendere in prestito un libro, ma è anche il luogo dove ci si incontra per lavorare e dove si accolgono gli ospiti per le riunioni.

Il punto di vista che da qui si ha sul portico è privilegiato: non è strano che le risate dei ragazzi facciano da sottofondo alle riunioni, ed è proprio da qui che si scattano le foto migliori quando siamo in tanti.
Sempre al primo piano trovano spazio i quattro mini appartamenti delle ResidenzeOz. Di 35 metri quadri ciascuno, i mini appartamenti sono progettati per ospitare fino a quattro persone e sono dotati di angolo cottura con cucina completamente attrezzata, bagno e zona living. Le famiglie ospiti nelle Residenze possono usufruire durante il giorno di tutti gli altri spazi della casa e, per garantire loro un accesso indipendente anche dopo la chiusura degli spazi diurni di CasaOz, le residenze sono servite da un ingresso esterno autonomo, permettendo così alle famiglie di gestire il proprio soggiorno in totale libertà.
L’orto e il giardino
CasaOz è immersa nel giardino Gianni Rodari, un’area verde che si sviluppa su un dolce pendio verso il Po. Il parco è nato grazie a una collaborazione con i bambini della Scuola Elementare Parato che hanno contribuito al progetto con la loro creatività. Il giardino è delimitato da pergolati di glicini e gelsomini che formano una barriera contro il rumore del traffico e creano uno spazio sereno, isolato ma permeabile da tutta la comunità.
Lavanda, Calamagrostis, Pennisetum, ma anche un frutteto di ciliegi, meli, noccioli e peri contribuiscono ad arricchire le esperienze a contatto con la natura dei ragazzi e delle ragazze di CasaOz, siano questi laboratori di movimento all’aperto o attività di giardinaggio.
Anche l’area giochi al centro del parco è uno snodo importante per i bambini e per le bambine di CasaOz, ma lo è anche per i piccoli della comunità che qui si trovano dopo scuola con le loro famiglie generando uno scambio virtuoso e inclusivo dove non ci sono confini e barriere.
Il prato verde del giardino tocca i margini del portico della casa, oltre al quale si trova un’altra area giochi, più piccola ma sempre aperta a tutti i bambini.

È proprio qui che si affaccia il piccolo orto didattico il cui terreno è stato reso pianeggiante e delimitato da una piccola palificata in legno di castagno proveniente da boschi autoctoni nell’ottica di una riduzione degli impatti già in fase di realizzazione. La riduzione dell’impatto ambientale ha guidato anche la progettazione del sistema di irrigazione per il quale si è scelto un sistema goccia a goccia per ottimizzare i consumi di acqua e limitare i fenomeni di lisciviazione e ruscellamento.
L’orto è diviso in due sezioni, la prima è dedicata alla coltivazione in terra degli ortaggi e la seconda è destinata alle sperimentazioni. Qui ci sono diverse tipologie di cassoni immaginate per costruire una didattica dell’orto che sia accessibile e fruibile da tutti.
Nell’orto in terra si possono trovare ortaggi locali e piante aromatiche adatte al luogo in cui ci troviamo. La scelta delle piante è studiata per poter realizzare laboratori di orticoltura nei quali riscopriamo il piacere di stare a contatto con la natura ma anche i colori con i fiori delle nostre melanzane e i colori dei nostri pomodori, i profumi con la selezione delle piante aromatiche, il tatto con la rugosità delle foglie delle zucchine trombetta o la delicatezza delle foglie delle lattughe.
A volte i ragazzi e le ragazze di CasaOz raccolgono i prodotti dell’orto e li trasformano in piatti succulenti nel laboratorio di cucina e non è strano lavorare nell’orto e sentire il ronzio degli insetti impollinatori attratti dai fiori e profumi dell’orto.
LE RESIDENZEOZ
All’interno della sede di CasaOz sono stati realizzati quattro mini-appartamenti per le famiglie che vengono da fuori Torino per far curare i propri figli presso le Aziende Ospedaliere della città o della prima cintura.
I mini-appartamenti di 35 mq, sono predisposti per 3+1 posti letto, dotati di un angolo cottura con cucina attrezzata, bagno e soggiorno, completamente arredati e accessoriati. Durante la giornata le famiglie ospiti nelle Residenze possono usufruire degli spazi e dei servizi che CasaOz offre.
Per permettere l’uso di questi spazi anche dopo la chiusura dell’ambiente diurno di CasaOz, le Residenze sono servite da un ingresso esterno, autonomo.


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