Il mese di ottobre si chiude con la notizia più attesa di questo 2024: l’apertura del cantiere per i lavori di riqualificazione del Molino di Cavoretto, l’edificio che sta tra noi e il Po dove, tra poco più di un anno, si amplierà il raggio d’azione della Quotidianità che Cura permettendo a CasaOz di diventare più grande e aiutare un numero maggiore di bambini, ragazzi e famiglie.
È un progetto che noi di CasaOz coltiviamo da tempo, prima come un pensiero bello, poi come una realtà da costruire con impegno e visione giorno per giorno. Abbiamo cominciato a raccontarlo ai giornalisti e ai sostenitori nella conferenza stampa di cui parliamo anche in questa newsletter. E ora tocca agli amici, a tutti voi che con la vostra presenza e il vostro sostegno rendete possibile il lavoro che facciamo.
La prima cosa che dovete sapere è che il Molino (in questi anni ci siamo abituati a chiamarlo così) non è qualcosa di nuovo e diverso: il Molino è CasaOz. Solo una CasaOz più grande, capace di ospitare più persone e più attività perché quando capisci che fai bene una cosa utile agli altri, vuoi che quella cosa raggiunga un numero di persone sempre più grande. In parte, le attività saranno le stesse di oggi e serviranno a far fronte ai bisogni nuovi, rispondendo a un’emergenza che gli anni della pandemia hanno reso più complessa, come quella che riguarda la salute mentale dei ragazzi.
Certo, per pensare in grande, servono dei luoghi speciali con un’anima e una storia, e il Molino lo è. E poi è molto bello e molto vicino a CasaOz, cosa che ci aiuta a far funzionare meglio tutto. Dentro ci saranno anche progetti nuovi che vi racconteremo nel tempo, mentre li costruiamo.
Molto ce l’abbiamo già in testa, molto lo costruiremo lavorando insieme con i partner e i sostenitori, cercando di dar vita a un modello nuovo e virtuoso di rapporto tra pubblico e privato. Perché ogni progetto in più, ogni metro quadrato nuovo, ogni servizio in più si porta dietro il pensiero che quello che costruiamo deve durare nel tempo per il bene delle persone che da quel servizio, quel metro, quel progetto hanno un aiuto. Questa è la sfida più grande, e per vincerla abbiamo bisogno di voi.
