Cosa abbiamo fatto

Nel 2023, CasaOz ha accolto un numero crescente di bambini e famiglie, testimoniando una ripresa significativa post-pandemia. Questo capitolo riflette su come abbiamo risposto alle necessità di chi ci circonda, migliorando continuamente il nostro ambiente per rendere CasaOz sempre più una vera “casa” per tutti.

Abbiamo ampliato le nostre attività educative e ricreative, come evidenziato dalla nostra nuova iniziativa “La Scuola in Ospedale”, che ha portato un cambiamento significativo nell’educazione dei bambini ospedalizzati, trasferendo parte dell’insegnamento dai contesti ospedalieri alla nostra struttura, di certo più familiare e accogliente.

Tra le altre novità, abbiamo celebrato il primo anniversario dall’arrivo delle famiglie ucraine, partecipato attivamente al Salone del Libro di Torino, e implementato progetti innovativi in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design per migliorare la quotidianità nella nostra casa.

Di seguito potrete approfondire le nostre attività, la ripresa delle iniziative in presenza, e come queste hanno influenzato positivamente la comunità che serviamo.

L’accoglienza di un nuovo ospite è un momento delicato e occorre un metodo condiviso per offrire al pubblico un servizio caratterizzato da standard elevati e costanti.

UNA FINESTRA SU: ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO IN CASAOZ

Il percorso di arrivo e di inserimento degli ospiti di CasaOz è strutturato e regolato in modo tale da limitare le conseguenze negative che possono nascere dall’estrema varietà dei casi che si presentano.

Le segnalazioni e le richieste di nuovi ingressi giungono a CasaOz attraverso molti canali diversi: dalle singole famiglie, dai servizi territoriali socio-sanitari, dagli affidatari, dagli ospedali, da associazioni e dalle scuole.

Le richieste da approfondire, telefoniche e non, vengono accolte con un colloquio di prima conoscenza ad opera di due operatori che ha l’obiettivo di raccogliere le informazioni necessarie, fare una prima analisi del bisogno portato dalla famiglia o dai servizi e presentare le proposte di CasaOz inerenti la richiesta.

In presenza di un’eventuale valutazione di non compatibilità della richiesta con l’offerta di CasaOz, sia per le prime richieste che per gli esiti dei colloqui, l’esito è un invio diretto ad altre proposte esterne.

In caso di compatibilità, le informazioni e i bisogni raccolti per ciascuna richiesta vengono sottoposti all’equipe educativa che settimanalmente si incontra per analizzarle. A seguito della decisione presa in tale sede la famiglia viene contattata per comunicare la proposta, che solitamente comprende una o più di queste possibilità: una giornata di osservazione del bambino, l’inserimento in laboratori definiti, l’inserimento per aiuto compiti, l’inserimento in attività di quotidianità, l’inserimento in lista di attesa per attività specifiche.

La possibilità di accedere ai servizi offerti da CasaOz segue delle priorità, in cima alle quali si trovano la condizione di malattia e/o disabilità personale e familiare,  e la situazione economica e il livello di disagio familiare che compromette l’equilibrio bio-psico-sociale del minore. Sono anche valutate la mancanza di alternative in altre strutture e realtà e l’assenza di occasioni di socializzazione con coetanei.

Una volta effettuato l’inserimento, per ciascun nuovo ospite viene individuato un operatore di riferimento che deve avere cura di verificare il percorso del bambino o del ragazzo, monitorare le attività e la relativa documentazione di progettazione educativa, confrontandosi periodicamente con la famiglia e, nel caso, con i servizi territoriali.

UNA FINESTRA SU: LA SCUOLA IN OSPEDALE A CASAOZ
UNA RIVOLUZIONE EDUCATIVA ED EMOTIVA

La Scuola in Ospedale è un progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito che mira ad accompagnare gli alunni ospedalizzati in un percorso di continuità formativa e didattica che consenta loro di proseguire gli studi anche nei periodi in cui sono ospedalizzati o, comunque, sono sottoposti a terapia medica.

I docenti operano normalmente in ospedale, negli spazi in cui è possibile operare, spesso tra molte difficoltà logistiche e nell’impossibilità di svolgere attività quali la l’educazione musicale o quella motoria.

Le giornate di CasaOz sono sempre intense e ricche di proposte.  Ecco come sono cambiate nei diversi momenti dell’anno.

TABELLA ATTIVITÀ 2023

Lunedì: yoga mamme e papà, canoa, basket piccoli, musica, teatro, danza

Martedì: redazione, skate, padel, bici, beach volley

Mercoledì: spazio famiglia, arte, basket grandi, calcio

Giovedì: cucina, fumetto

Venerdì: piscina, spazio compiti

Ma cosa avviene in ogni attività laboratoriale proposta? A chi sono dedicate? Quanti ospiti partecipano? E, soprattutto, cosa cambia nella vita dei ragazzi a seguito della loro partecipazione alle attività? Ecco una panoramica di quanto è stato proposto nel 2023.

UNA FINESTRA SU: PROGETTO CON IED

Nel 2023, abbiamo inaugurato una proficua collaborazione con la sede torinese dell’Istituto Europeo di Design (IED), culminata nella realizzazione di due iniziative significative.

La prima iniziativa, denominata “IED x CasaOz“, ha coinvolto gli studenti dell’ultimo anno del corso di Product Design dell’IED in un’ambiziosa attività: la creazione di oggetti finalizzati a migliorare la “Quotidianità che cura” di CasaOz. Questo progetto di tesi finale ha visto i nostri spazi, in particolare la biblioteca, trasformarsi in aule dove abbiamo accolto le lezioni. I 14 studenti partecipanti hanno anche dedicato un pomeriggio al volontariato presso CasaOz, un’esperienza arricchita da osservazione e analisi sul campo che ha ispirato lo sviluppo di tre proposte progettuali presentate a febbraio 2024. Tra queste, una è stata selezionata per la tesi finale, con la possibilità per CasaOz di realizzare il progetto e ottenere un report dettagliato sugli oggetti proposti.

Il secondo progetto vede l’integrazione di due studenti al primo anno del corso di grafica dell’IED, che nel 2024 svolgeranno 50 ore di volontariato presso CasaOz. Questa esperienza si inserisce nel contesto più ampio del progetto “Coltivare la comunità”, supportato dalla Fondazione Con i Bambini, evidenziando il nostro impegno non solo nel fornire assistenza diretta, ma anche nel promuovere l’educazione e lo sviluppo professionale dei giovani.