di Enrica Baricco
Sono tante le storie di coraggio che inanelliamo nelle nostre vite e che ci passano davanti agli occhi.
Negli ultimi diciott’anni, qui a CasaOz, ne ho incontrate molte, nelle famiglie e nei ragazzi passati di qua. Un coraggio spropositato per l’età e per le fatiche che tutti, genitori e figli, avevano dovuto affrontare.
Coraggio è una parola bella con un significato potente, uno strumento a cui attingere nei momenti difficili. Perché il coraggio fa guardare le cose da una prospettiva diversa e superare ostacoli che si pensavano al di là delle nostre forze, spingendoci a tirare fuori risorse inaspettate. Per questo sono felice che l’ultimo CampobaseOz sia stato dedicato proprio a questo tema e che i bambini e i ragazzi che hanno partecipato in queste settimane estive abbiano avuto occasione di ragionarci su. Mi piace pensare che abbiano incontrato un funambolo e ascoltato le ragioni che spingono a voler camminare su un filo sospeso sfidando la paura di cadere. E che, prima e dopo di lui, altre persone abbiano raccontato loro i tanti modi in cui il coraggio aiuta a superare gli ostacoli che ci troviamo di fronte, tirando fuori la parte migliore di noi. Quella parte che poi resta lì, fissa nella memoria, a ricordarci che il coraggio è una forza speciale che ci trasforma tutti in supereroi. Anche quando vuol dire scegliere di uscire dalla propria cameretta e tornare in mezzo agli altri, aprirsi alle cose belle della vita e agli incontri quando ci si sente fragili. Anzi, soprattutto in quei momenti. Un superpotere che a CasaOz e ai MagazziniOz vediamo in azione ogni giorno. E che ci rende tutti migliori.