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Quanto pesano le parole?

Quanto pesano le parole? Quelle dette con leggerezza, con cattiveria, per scherzo, per fare male? Tantissimo. La RedazioneOz, il laboratorio di giornalismo e videomaking di CasaOz ha deciso di promuovere un linguaggio inclusivo.

I ragazzi – che per tutto l’anno hanno lavorato sul tema dell’inclusione – si sono interrogati su quali siano le origini di certi termini che vengono usati per offendere, discriminare, sminuire gli altri.

È stata una riflessione nata dalla convinzione che le parole gentili siano la strada giusta, capaci di costruire ponti e  non muri perché l’inclusione passa anche dal linguaggio.

Le parole che usiamo sanno avvicinare, accogliere, far sentire a casa come si sentono a casa i ragazzi che frequentano quotidianamente CasaOz.

Molti dei termini, che arricchiscono il linguaggio dell’hate speech, il linguaggio d’odio, provengono da una cultura del passato con cui anche i ragazzi si trovano a fare i conti: certe parole non sono più accettabili, accantonarle è il primo passo per un cambiamento culturale che sia duraturo.

Il disegno, strettamente connesso al podcast, che è stato scelto come copertina, è opera di Linda, una dei ragazzi della RedazioneOz.
“Un disegno – come ha spiegato la stessa Linda – che vuole essere una frattura con la società del passato ma non in linea retta definita, perché il passato insegna, ancora oggi. I color rappresentano le diversità in una società in cui si è sempre visto tutto in bianco e nero, ben definito, come se ci fosse una regola ben precisa, quando di regole alla fine non ce ne sono. Ci sono delle fratture perché è un percorso in via di sviluppo, infatti non siamo ancora giunti al punto in cui non ci sono disuguaglianze perché le lotte per la parità di genere, per l’identità di genere e moltissime altre continuano a esistere, però la nuova generazione può portare al cambiamento. I puntini rappresentano le persone che non sono direttamente coinvolte nelle battaglie perché non sono battaglia che li riguarda in prima persona ma che nonostante ciò vogliono unirsi con gli altri per mostrare fratellanza e sostegno.”

Ascolta le riflessioni dei ragazzi della RedazioneOz.