La piccola Yasmine (nome di fantasia n.d.r.) era arrivata dall’Irak a CasaOz con la zia e con una malformazione cardiaca. A Torino l’aspettava un delicato intervento chirurgico. La zia parlava solo arabo ed era un po’ smarrita e spaesata di trovarsi in un Paese così diverso e lontano dal suo. Con lei gli operatori della Casa potevano parlare solo grazie a una mediatrice, ma quando la mediatrice non c’era … i gesti e tanti sorrisi aiutavano a instaurare un dialogo che andava al di là delle parole.
Il calore di CasaOz ha conquistato entrambe e nelle prima settimane dei controlli di routine, la bimba, nel suo passeggino, condivideva con tutti i momenti del pranzo, diventando il bebè coccolato da tutti gli ospiti della casa. Il giorno dell’intervento è stato un giorno col fiato sospeso, ma tutto è andato bene. Nelle settimane successive la piccola si è ripresa bene e quando è arrivato il momento di ripartire, le lacrime di commozione non sono certo state risparmiate.
I bravissimi chirurghi dell’ospedale hanno guarito la piccola e le hanno regalato una nuova “vita”, l’affetto, la solidarietà e il sostegno della grande famiglia che vive CasaOZ hanno però dato il loro contributo determinante.