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La storia di Enrico e Sara

 

Enrico è un ragazzo di 13 anni che presenta un disturbo nella sfera del controllo delle emozioni. Sara è sua sorella maggiore. Ha 18 anni, frequenta il liceo classico e sta per sostenere l’esame di maturità.
 
Cosa vuol dire per te essere la sorella di un ragazzo con queste difficoltà?
Da circa 4 anni ho cominciato a capire meglio i problemi di Enrico e ad avvicinarmici. Ho deciso di dare un aiuto in casa per quel che lo riguarda. E’ un bambino difficile, molto esigente, ma tutte queste difficoltà vengono largamente ripagate, ad esempio quando mi viene a svegliare la mattina dimostrandomi tutto il suo affetto. E’ molto gratificante… Non nego che sia dura, ci sono stati tanti momenti di crisi. Non è facile, ma quando ti dà la possibilità di entrare nel suo mondo e nelle sue passioni si può creare una relazione forte, intensa. Per quel che riguarda i suoi interessi Enrico va a periodi. Oggi le rampe ed il freestyle, tempo fa gli attrezzi da cantiere. Qui vicino a CasaOz ci sono delle belle rampe, questo è uno dei motivi per cui viene qui volentieri…
 
Hai voglia di raccontarci cos’è per voi CasaOz e come questa realtà è entrata a far parte della vostra vita?
CasaOz è un punto di riferimento sia per Enri che per me. E’ utile perché tutti i bambini qui si rendono conto delle difficoltà l’uno dell’altro, imparano a capirsi e ad osservarsi. Si vede che si vogliono bene. Per la mia famiglia è anche un punto di incontro, di ritrovo. Abbiamo festeggiato qui il suo compleanno ed è stata una bella festa, c’era anche mio papà che di solito lavora. Enrico era molto contento. Quando viene il bel tempo ama stare fuori e passiamo molte ore nel giardino di CasaOz. I volontari e gli educatori fanno tanto lavoro e li ringrazio. Ci aiutano moltissimo, anche se non è stato sempre facile trovare persone con cui Enrico si trovasse bene. E’ molto selettivo e se non gli piaci è dura… E’ importante trovare educatori capaci di ascoltarlo, ma anche di farsi ascoltare e di fermarlo quando fa i capricci. Ci sono stati momenti nei quali non voleva venire neanche qui, perché non si trovava bene con tutti, ma insistendo un po’ e spingendolo ora viene volentieri. Si è reso conto che qui a CasaOz si sta bene…
 
Dalle tue parole emerge tanta fatica, ma anche tanta soddisfazione e amore per tuo fratello. Che rapporto si è creato tra di voi?
Tutto il tempo libero che ho lo dedico a lui (tranne la domenica pomeriggio che gioca la mia squadra del cuore, la Roma, ma lui sa che per quell’ora e mezza non ci sono per nessuno e non mi disturba). E’ bello perché lui mi insegna un sacco di cose, mi fa entrare nel suo mondo. Abbiamo trovato un modo per alleggerire la situazione, per sdrammatizzare: quando mi fa domande insistenti io lo prendo in giro e lui se ne accorge. Ridiamo spesso e ci scherziamo su! La nostra è una relazione alla pari, un dare e avere faticoso, ma estremamente gratificante.

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