Nell’ambito dei servizi che i volontari di CasaOz svolgono presso l’OIRM rientrano l’accoglienza al pubblico, nel desk al piano terra inaugurato nel 2011 dalla Federazione delle associazioni di volontariato attive in ospedale e i turni alla Bibliomouse, la biblioteca destinata ai bambini ricoverati e a quelli di passaggio per visite ambulatoriali e day hospital.
Nel primo caso, come riporta Marisa, impegnata al desk accoglienza «… il nostro compito non è tanto quello di indirizzare/accompagnare a questo o quell’ascensore o a questo o quel reparto, ma sapere accogliere con cortesia, ascoltare con pazienza, trasmettere se possibile un messaggio di serenità anche attraverso le informazioni più banali». La conoscenza del francese e dell’inglese risulta particolarmente utile in questo contesto per capire rapidamente ciò che i genitori dei piccoli ricoverati, in prevalenza di origine straniera, vanno cercando.
Dal 2010 le maestre del Comune di Torino che gestiscono la Bibliomouse si avvalgono della collaborazione di CasaOz e dell’associazione “Aiutami a non avere paura†così che i bambini ricoverati e quelli che accedono all’ospedale per visite ed esami possano usufruire di un ambiente allegro e rasserenante anche nelle ore pomeridiane e al sabato.
«Quando ho iniziato i turni alla Bibliomouse – racconta Laura – ero un po’ preoccupata per due motivi:
la non conoscenza di tutti i libri esposti e quindi l’eventuale difficoltà nel suggerire quello idoneo e il contatto diretto con la malattia dei bambini e ragazzi che la frequentano. Tutto superato dopo un paio di volte che ho frequentato la biblioteca in quanto è un ambiente molto tranquillo dove c’è tempo per tutto e non ti senti minimamente pressata. Il rapporto non è solo con i degenti ma anche con le mamme che magari con la scusa di portare il figlio a giocare o a scegliere un libro, vengono per scambiare due parole…, sfogarsi un po’ con un estraneo».
«Non passano molti utenti nella giornata di sabato – dice Simona – ma siamo tutti d’accordo nell’affermare che la Bibliomouse debba restare aperta anche solo per un bambino. Trovare un luogo sereno, colorato dai disegni alle pareti e arricchito da giocattoli e libri che distraggono i pensieri, fa bene alla serenità di chiunque si trovi a passare di lì».
E quando la presenza di due volontarie nello stesso turno lo permette, è possibile andare a trovare i pazienti che non possono lasciare il letto direttamente nei reparti, con un carrello apposito colmo di libri per tutte le età e tutti gusti. Una visita inaspettata da chi ancora non conosce il servizio, attesa e apprezzata da chi è costretto a lunghi periodi di degenza.
Veronica Strobbia