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#Giocaconcura: l’Estate Ragazzi di CasaOz!

[vc_column width=”2/3″][/vc_column][vc_row][vc_column][vc_column_text]Lunedì 11 giugno: è ricominciata, puntuale come la pioggia di questo periodo, l’Estate Ragazzi di CasaOz, che quest’anno ha come tema Giocare è una cosa seria.

Freud affermava: “L’opposto del gioco non è ciò che è serio ma ciò che è reale“. Essere seri non significa non divertirsi, anzi! E’ nel prendere sul serio il gioco, lo stare insieme, la compagnia di chi è amico e di chi si conosce per la prima volta che si costruisce, insieme, un divertimento solido, vero, profondo, prendendosi cura di sé e degli altri.

Venerdì 20 luglio: Estate Ragazzi è giunta al termine e, pensando a questi giorni così intensi ed all’hastag #Giocaconcura, ci viene in mente la frase di Winnicott: “È nel giocare e soltanto mentre gioca che l’individuo, bambino o adulto, è in grado di essere creativo e di fare uso dell’intera personalità, ed è solo nell’essere creativo che l’individuo scopre il sé”.

Giocare con cura è stato il tema che ci accompagnato in questa estate ragazzi.  E’ il gioco con cura e il “mettersi in gioco con cura”, che rendono possibile la soluzione dei conflitti, di fondamentale importanza per lo sviluppo sociale e personale: accettare un conflitto significa cercare di risolvere un’incompatibilità in una relazione che non può non considerare anche l’altro. Tramite il gioco impariamo a conoscere noi stessi, gli altri e il mondo circostante, toccando aspetti di caos ed arrivando anche a tollerare cose solitamente intollerabili. Il gioco diventa così un viaggio di esplorazione, un’illusione per poter accedere alla realtà; il gioco ci rende liberi con la mente e capaci di essere ascoltatori delle emozioni, nostre e degli altri, riuscendo a creare uno spazio in cui trovano visibilità e dignità anche le fragilità personali.

#Giocaconcura

SESTA SETTIMANA

“Non è la meta, ma il viaggio che conta” . Queste erano le parole del capitano Jack Sparrow mentre solcava i mari con la sua nave, e così anche i nostri ragazzi, a bordo del grande veliero di CasaOz, sono giunti a destinazione.

Ma come è stato il loro viaggio? La rotta non era delle più facili da seguire, hanno incontrato molti scogli e hanno dovuto affrontare tempeste ma nessuno si è perso d’animo: tra un laboratorio di gioielli e uno di skate, i ragazzi hanno saputo mantenere l’entusiasmo che li accompagnava fin dalle prime settimane, scordandosi della stanchezza e aiutando anche i compagni che avevano più difficoltà.

Anche la tappa al Lago di Vinadio, una gita in un certo qual senso “nuova”, ha suscitato molta gioia: i ragazzi hanno amato il posto e si sono concessi un’indimenticabile gita. Alcuni si sono lanciati senza paura nelle non troppo calde acque del laghetto, altri hanno mostrato le loro abilità giocando a calcio a piedi nudi e altri ancora, più impavidi, si sono addentrati ad esplorare il forte circostante, ma tutti alla fine sono rimasti incredibilmente soddisfatti di questa entusiasmante avventura.

Persino il lato artistico e creativo non è stato abbandonato: è stata terminata e registrata la canzone scritta dai ragazzi insieme al rapper Zuli, e tutti quanti non vediamo l’ora di sentire cosa siamo riusciti a creare!

Il laboratorio di videogiochi ha rappresentato una grande novità, in cui i ragazzi hanno saputo immedesimarsi nei panni dell’adolescente protagonista del gioco e l’hanno indirizzata attraverso scelte e avventure straordinarie affrontando temi anche complessi, sviluppando un’empatia e delle riflessioni non indifferenti attraverso un linguaggio ed un media che conoscono molto bene.

QUINTA SETTIMANA

Per un mondo diverso… nessuno che dice se sbagli sei fuori“. Così canta lo Stato Sociale e così è accaduto in questa quinta settimana in cui le attività proseguono tra piscina, calcio, basket, cucina, hip hop, lettura manga, creazione di gioielli, canto rap, arti marziali, pattinaggio, compiti e l’immancabile la gita: attività diverse per dare a tutti la possibilità di scegliere. Apparentemente non cambia molto dalle settimane precedenti ma, in realtà, le cose continuano a modificarsi.

E’ difficile mantenere il nostro proposito iniziale “giocare con cura’’: ne abbiamo parlato molte volte con i ragazzi che hanno cercato di tradurlo in mille modi: fare attenzione a chi gioca vicino a noi, non lasciare nessuno da solo, non arrabbiarsi quando si perde, giocare lealmente, vincere non è importante…

Abbiamo girato alcuni video in stile “pubblicità progresso” in cui rappresentiamo un modo di giocare ‘’positivo’’ secondo diversi punti di vista. C’è chi non riesce a fare canestro e si mette in un angolo da solo: saranno gli altri ragazzi a sostenerlo a riprovare. Ma un conto è la teoria un altro è la pratica, quindi neanche dopo cinque settimane sono mancate le tensioni.

Penso a Sebastiano che ha sette anni e ama il calcio, soprattutto fare il portiere: quando l’altra squadra gli segna un gol proprio non ce la fa a trattenere le lacrime urlando ’’non l’ho proprio vista’’! Qualunque parola non servirebbe a risollevarlo ma gli parla Gabriel, il calciatore più grande e carismatico: “Non importa, ci hai provato”.  Sebastiano raccoglie i guanti che aveva buttato a terra e continua giocare.

“Per un mondo diverso, nessuno che dice se sbagli sei fuori”. Un mondo diverso non è un mondo senza difficoltà: è un modo di affrontarle che faccia la differenza. E cosi mercoledì affrontiamo il mare mosso di Spotorno: c’è timore ma anche molta la voglia di entrare in acqua. Riusciamo anche a fare il bagno: qualcuno mette in acqua solo i piedi e Stefano, che a qualche difficoltà a camminare, è fiero di sé: “Riesco a stare in piedi anche in mezzo alle onde!”

Chi cade, chi non trova più l’asciugamano, chi non sopporta la sabbia, chi vorrebbe le patatine, chi il gelato, chi ha dimenticato il cambio e …nessuno che dice se sbagli sei fuori!

      

QUARTA SETTIMANA

Il cambiamento ha caratterizzato questa quarta settimana fin dal suo inizio: la partecipazione alla paper Race, all’interno della Carton Rapid Race di domenica 1° luglio: un inizio veramente diverso e spumeggiante! Tornati alla normalità del lunedì, c’è chi ha concluso la sua estate ragazzi e con un caloroso “a presto” ci ha salutati; chi, con la sua spiccata personalità, ha deciso di provare questa nuova esperienza, arricchendo l’atmosfera. Per altri invece la continuità ha contrassegnato questa settimana.

A poco a poco, giorno dopo giorno, grazie all’incontro e allo stare insieme, condividendo momenti di divertimento e difficoltà, la conoscenza e lo scambio reciproco sono riusciti ad alimentare un magico senso di appartenenza che quotidianamente si respira a CasaOz. Un’atmosfera che trasmette quella sicurezza di sentirsi a casa e liberi di potersi esprimere.

Giorgio Gaber diceva: “L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé” e questo è possibile se si impara a conoscere l’altro. Ma come si fa a conoscere l’altro? Condividendo, ascoltando, interagendo, osservando e soprattutto giocando. Il gioco, grazie alla sua mutabilità, permette la creazione di linguaggi differenti che prescindono dal parlato. Linguaggi costruiti e arricchiti da sguardi, gesti, atti di volizione, manifestazioni di sentimenti e di passioni. Molti i giochi, le attività che hanno contraddistinto questa quarta settimana, giochi di squadra, basket, calcio, skate, giochi organizzati ma anche giochi spontanei che nascono da iniziative personali giochi che iniziano in maniera individuale e poi si espandono coinvolgendo anche altri

E poi il mercoledì la gita all’Antharesworld vicino al lago di Candia. La possibilità di utilizzare due piscine e poi la scelta del parco avventura: per alcuni sperimentarsi in questo avventuroso percorso ha richiesto coraggio ma sicuramente ha restituito un’immagine di sé forte e sicura. Altri hanno scelto di passare la giornata intera in piscina e così Sebastian, che pure corre e si arrampica senza alcuna difficoltà, sceglie la piscina per divertirsi insieme al suo grande amico che si muove sulla sedia a rotelle. Ha scelto l’amicizia senza pensarci due volte, senza sforzo, con quella semplicità e naturalezza che lascia senza parole. L’amicizia così diventa il titolo della canzone che hanno scritto i ragazzi nel laboratorio di coro rap, in linea con la regola proposta all’inizio dell’estate dai ragazzi: “Non lasciare nessuno da solo!”

        

 

TERZA SETTIMANA

La cosa che mi è piaciuta di più questa settimana? Il Blu Paradise di Orbassano! Sì, tante altre cose sono state belle, ma gli scivoli…“. Ebbene sì, a volte occorre fare qualcosa di molto diverso, serve allontanarsi un po’ e provare esperienze nuove, e buttarsi a capofitto in un paradiso blu è qualcosa che si attende con ansia e che si vive con la massima gioia. E’ il piacere di fare la coda tutti insieme, lentamente, raccontandosi l’emozione della discesa appena fatta e la tecnica che si vuole sperimentare in quella successiva. Poi tutto in pochi secondi, quasi trattenendo il fiato, per poi ricominciare da capo.

Ma la settimana è anche molto altro: un ghiacciolo trooooppo fresco, una partita a calcio o a basket, le passeggiate, il cerchio al mattino e la maglietta infarinata, segno di una battaglia combattuta e vinta contro grissini e biscotti fatti in casa. E alla fine il nostro Andrei sembra chiedersi cosa accadrà di magico la prossima settimana…

   

SECONDA SETTIMANA

Talvolta si pensa che per giocare insieme agli altri in maniera divertente occorra fare qualcosa di nuovo, di stupefacente, di assolutamente diverso, e magari un po’ complicato. Questa settimana ci ha dimostrato che nei momenti di semplicità ritroviamo il vero divertimento, i sorrisi più sereni.

Nuotare in piscina è stata una vera liberazione dal caldo e dall’afa e ogni momento, anche fuori dall’acqua, è diventato occasione di sostegno, perché il divertimento è completo se tutti possono goderne. E anche quando il programma prevede una gita che si rivela caliente, come quella alla Mandria, dopo il giro sul trenino e la visita agli animali abbiamo giocato a giochi antichi, come palla prigioniera, e giochi che non possono mancare su un prato, come il calcio. Molti hanno scelto di stare all’ombra di un grande albero a suonare e cantare. E quando il caldo ha sopraffatto tutti, niente di meglio che un salto alla Fattoria del gelato!

E’ stata una settimana all’insegna della semplicità, e anche quando abbiamo provato sport che per alcuni erano nuovi, negli occhi dei grandi come dei piccoli abbiamo letto una serietà da far invidia a molti adulti!

PRIMA SETTIMANA

“Mi piace giocare, ma mi piace giocare assieme agli altri ragazzi. In questa settimana mi sono piaciuti la piscina ed il calcio, dove ho voluto far partecipare tutti, dai compagni in difficoltà a chi voleva smettere perché pensava più a vincere che a divertirsi. Per me è importante stare tutti insieme: per questo la gita è stata sfortunata, perché la pioggia ci costringeva a stare separati, a gruppetti, per troppo tempo. Invece a me piace stare tutti insieme…”

Stare insieme è la prima condizione per giocare in modo serio, ed i nostri ragazzi sono i primi a cercare la vicinanza dei compagni. Che si tratti di uno sport o di un laboratorio di cucina, del fumetto o del rap, del kendo o della realizzazione di gioielli, dei compiti o del gioco libero, i bambini ed i ragazzi di CasaOz hanno dentro di sé la necessità di avere delle regole di convivenza per poter stare bene, con se stessi e con gli altri, sapendo che ogni singolo sorriso passa dalla cura dell’altro, della sua diversità e della sua unicità.[/vc_column_text][vc_gallery type=”image_grid” images=”9236,9235,9234,9233,9232,9231,9230,9229,9228,9227,9226,9225,9224,9223,9222,9221,9220,9206,9202,9201″][/vc_column][/vc_row]

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